Descrizione estesa
«Si tratta ˗ spiega la sindaca Linda Vanni - di un piano che definirà la nostra comunità per i prossimi anni. L’obiettivo centrale è garantire uno sviluppo sostenibile del territorio, migliorare la qualità di vita di cittadini e cittadine, dei lavoratori delle lavoratrici e delle imprese e tutelare il nostro patrimonio paesaggistico e culturale. In queste pagine sono racchiusi i sogni non di una parte politica, ma di una comunità intera, ci sono scritti gli obiettivi, in linea con quelle che sono le politiche dell’Unione Europea, e i passi per raggiungerli».
Il 25 giugno 2019 con l'avvio del procedimento è iniziata la pianificazione interna, ma a causa della pandemia questo ha subito uno stop importante. Nel 2021 è stato affidato a un professionista esterno l'incarico per la redazione del PS, l’architetto Graziano Massetani, e successivamente incarichi separati per gli aspetti idraulici, geologici-sismici, archeologici e agronomici, formata la squadra è stato dato il via alla redazione del quadro conoscitivo (utile per comprendere il contesto territoriale in cui ci troviamo), lo statuto del territorio e la strategia di sviluppo sostenibile.
Vista l'importanza di questo strumento, è stato realizzato un ampio percorso partecipativo, coinvolgendo professionisti, associazioni, scuole, genitori e bambini. Nei tavoli di lavoro sono state portate alla luce idee e progetti meritevoli, poi inclusi nel Piano Strutturale (PS).
«Il Piano Strutturale ˗ spiega la responsabile dell'Urbanistica l’architetta Claudia Toti – è uno strumento di pianificazione territoriale che definisce gli indirizzi generali per lo sviluppo del territorio comunale, delineando le strategie di trasformazione e tutela. Il processo partecipativo, portato avanti, coinvolgendo i vari attori ha permesso proprio di raccogliere diverse prospettive e bisogni, arricchendo la nostra pianificazione in modo da renderla più rispondente alle reali esigenze del territorio».
Tra i cambiamenti che il nuovo PS contiene, c'è la riduzione delle UTOE da 5 a 2. La diversa concezione delle Unità Territoriale Organica Elementare da parte dalla Legge n.64/2014, ha portato a non considerare più le frazioni come unità a se stanti. Il fiume Chiecina divide il territorio comunale in due parti, che coincidono che le due nuove UTOE, ciascuna dotata di una propria autonomia e caratteristiche diverse, definite all'interno del nuovo Piano Strutturale comunale. A ovest del fiume Chiecina, le frazioni di Marti, Casteldelbosco e la Tenuta di Varramista si configurano con vocazione residenziale sì, ma soprattutto turistico ricettiva e paesaggistica; a est del Chiecina, nella parte sud, Montopoli, come Marti, ha vocazione turistico ricettiva, mentre a salire verso nord da Capanne a San Romano il territorio è maggiormente urbanizzato con vocazione oltre che residenziale, produttiva, commerciale e di servizio. Lo svincolo della FIPILI funge da cerniera fra le due aree.
Un altro tema, che affronta il PS, relativamente al forte rischio idraulico presente a nord/ovest del territorio Comunale (aree golenali), al fine di perseguire l'obiettivo della riduzione del rischio idraulico, è la volontà di trasferire i volumi in aree sicure, e individuare strategie possibili nel perseguimento dello stesso obiettivo, come risoluzione di alcune delle numerose criticità individuate nel Piano di protezione civile.
Dalla data di pubblicazione sul Burt dell'adozione del PS ci sono 60 giorni per presentare le osservazioni da parte di tutti i cittadini e le cittadine. A settembre sono già in programma due appuntamenti di restituzione e presentazione del piano strutturale, il 9 settembre dedicato ai tecnici, l’11 settembre per tutta la cittadinanza. Trascorso tale termine e pervenute le osservazioni dell’Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Settentrionale e del Genio Civile, si potrà procedere con le controdeduzioni all'Approvazione del PS necessaria per chiedere la conferenza Paesaggistica. La conferenza Paesaggistica sarà l'ultimo atto per ottenere la Conformazione al PIT/PPR (la verifica del rispetto delle prescrizioni della specifica disciplina dei beni paesaggistici dei Piani attuativi previsti negli strumenti urbanistici comunali al Pit/Ppr), dopodiché si potrà Approvare il PS in modo definitivo.